"L'Evoluzione della Coscienza" di Ambra Guerrucci


La maggior parte delle persone si crede una “massa”, ha perso la sua individualità e non sente di essere altro che un corpo, l’unico strumento tangibile. La prima fase ha inizio quando ti rendi conto di non essere solo un ammasso organico, di avere anche altri strumenti e sentirli dentro di te, osservarli agire e renderti conto che non sei una cosa unica, ma la tua coscienza è frammentata in corpo, mente, spirito, spirito superiore e anima, anche se ci sono tradizioni che dividono ulteriormente questi strumenti. La tradizione tantrica, ad esempio, descrive 10 corpi dimensionali: animico, mente negativa, mente positiva, mente neutra, corpo fisico, linea ad arco, aurea, pranico, sottile e radiante. Conoscere i nostri strumenti razionalmente non serve a niente, c’è bisogno di sentirli e ciò è possibile con la meditazione; sapere di avere un’anima immortale è diverso da sentirsi un’anima immortale. Il secondo passo è unire la coscienza che si trova frammentata nei vari strumenti che usa per fare esperienza e questo si può fare facilmente con l’auto osservazione. Non sono d’accordo con chi pensa di poter ottenere l’integrità, unendo gli archetipi che rappresentano gli strumenti non unisci la coscienza, crei solo caos e porti le persone alla pazzia. La nostra coscienza usa la mente, lo spirito e l’anima per fare esperienza, si può paragonare a un uomo che ha una macchina, cavallo e una bicicletta, è sempre il solito uomo che usa questi strumenti e basta rendersi conto di questo, unire tutti questi mezzi non porta a niente se non ad avere un unico strumento mal funzionate. Attraverso l’osservazione introspettiva ti rendi conto di non essere gli strumenti, ma colui che li osserva e li utilizza, di non essere pensieri ed emozioni, ma colui che pensa e colui che prova emozioni. Questa fase conduce alla consapevolezza di un’io centralizzato, fuori dai meccanismi istintivi in cui viviamo costantemente e ci porta ad usare alla perfezione i nostri strumenti che adesso ci sembra vivano di vita propria e sfuggano al nostro controllo. Un semplice esempio che mostra il meccanismo dell’utilizzo non cosciente della nostra mente è quando dobbiamo dare un esame e ci lasciamo prendere dall’ansia, utilizziamo l’emotività quando avremo bisogno della razionalità per esprimere i concetti nel modo adeguato. Per correggere questi comportamenti non occorre la volontà di cambiarli, è sufficiente osservarli per assumerne il controllo. La terza fase ha inizio quando abbiamo una coscienza unitaria e sentiamo il bisogno di espanderla, di dissolverla nel divino. Questa fase avviene naturalmente, è un abbandono all’esistenza, lasciarsi andare nel flusso, entrare nell’oceano di coscienza infinito, tornare a “casa”, ciò che i buddhisti chiamano nirvana e nella numerologia tantrica viene chiamata realizzazione dell’undicesimo corpo, chiamato non corpo. A questo punto il karma viene bruciato, le emozioni basse non travolgeranno mai più il nostro essere e vedremo la verità al di là di ogni illusione. Saremo totalmente identificati con l’energia vitale e non saremo più costretti ad incarnarci. In questo stato di coscienza si conosce l’inesprimibile, si utilizza il cento per cento delle potenzialità e si vive in armonia con l’intero esistente.

Intelligenza
Secondo gli scritti di Howard Gardner esistono ben 9 tipi d’intelligenza: logico-matematica, linguistica, spaziale, musicale, cinestetica, interpersonale, intrapersonale, naturalistica ed esistenziale; ognuno di questi tipi d’intelligenza non è una qualità della mente, ma risiede nel tuo essere, viene espressa attraverso la mente e questo crea spesso confusione, facendo pensare erroneamente alle persone che la genialità ne sia il frutto. No, la mente non produce il genio, ma è l’intelligenza che si esprime attraverso questo strumento. La mente non è altro che un biocomputer, un sistema mnemonico che memorizza informazioni, ma la memoria non è l’intelligenza. L’intelligenza è una profonda intuizione di cose su cui non abbiamo informazioni, un lampo di luce che affiora dal nostro centro e che attraverso la mente viene espresso e reso comprensibile ad altre persone. Ogni uomo geniale che questa terra ha conosciuto ha formulato le sue teorie per intuizione, la mente, invece può funzionare solo con cose che conosce, ma la vita consiste anche di ignoto. Tutto ciò che si limitano a fare le istituzioni scolastiche odierne, è riempire la nostra memoria di un quantitativo di informazioni sempre maggiore; alla fine saremo capaci di rispondere immediatamente ad ogni risposta su ciò che si trova memorizzato nel nostro sistema mnemonico, ma quelle risposte non proveranno la nostra intelligenza, bensì che siamo stati programmati con successo; programmati come dei robot. L’intelligenza si riconosce quando ci confrontiamo con l’ignoto, una cosa rispetto al quale non si ha alcuna informazione, alcun sapere, qualcosa che esula dalla nostra programmazione. Dal momento che ti trovi faccia a faccia con l’ignoto, in una situazione che esce dai tuoi schemi, avrai la prova decisiva: puoi rispondere in modo intelligente, seguendo il flusso di coscienza, o in modo stupido. Intelligenza è questo: la capacità di rispondere a situazioni nuove, affiora dalla tua essenza invece che essere una reazione meccanica, dal tuo centro e la mente ne è solo il veicolo. La genialità è essere testimoni della mente e darle così una rotta invece di andare alla deriva perdendosi nei pensieri. Ora come ora, gran parte di ciò che hai nella mente proviene dall’esterno, è frutto di una memorizzazione, l’intelligenza, invece, proviene dall’interno. In ogni società originale, la parola educazione, ha il significato di “far uscire la luce”, ma sulla terra è stato fatto il contrario: riempire le menti, saturarle di ogni tipo di assurdità, così che la luce non emerga mai, sepolta da schemi preconfezionati che ci inculcano fin da piccoli. Limitano la nostra intelligenza perché una persona intelligente è estremamente pericolosa, ribelle, non china il capo di fronte a nessuno, e per sua natura spezza le catene della sua schiavitù e invita gli altri a fare lo stesso. Tu possiedi già questa intelligenza, si trova esattamente dove è più difficile che tu la cerchi: dentro di te, nel tuo centro, ma ha bisogno di una via d’uscita per esprimersi all’esterno. La meditazione crea questa via d’uscita, rende il tuo essere padrone e la mente lo strumento. La memoria è qualcosa di esterno, l’intelligenza proviene dalla tua stessa essenza vitale che risponde naturalmente alle situazioni. La meditazione serve per entrare in contatto con la parte più profonda del tuo essere che ha molti aspetti: amore, compassione, gratitudine, grazia, intelligenza, sicurezza, umiltà… e molti altri tesori sono nascosti dentro di te. Tutti hanno lo stesso potenziale, ma diverso è il modo di sfruttarlo, in media le persone ne usano dal 5 al15 %, immaginate come sarebbe il mondo se tutti usassero il 100%, in direzioni diverse, nei campi più disparati... avremo un mondo totalmente diverso.

Materia ed energia
La fisica moderna è arrivata a scoprire ciò che i saggi dicono da secoli: la materia è energia. La materia così come la percepiscono i nostri sensi è pura illusione… in realtà niente è solido, ogni cosa è energia pulsante. Persino la nostra casa è fatta di energia che vibra a una determinata frequenza, le onde che si agitano nelle nostre mura sono impercettibili, tuttavia fanno ondeggiare le particelle che compongono la materia. Corpo, mente, spirito e anima non sono altro che energia che vibra a ritmi differenti, su diverse lunghezze d’onda, ma fondamentalmente la stessa cosa: pura energia vitale. Se queste energie procedono il loro percorso evolutivo in armonia, l’individuo ha una coscienza integra e non è soggetto ad alcun tipo di interferenza negativa da parte di entità, altrimenti può incorrere in seri problemi di salute, di parassitaggio da parte di entità che hanno bisogno dell’energia altrui per nutrirsi o addirittura da veri e propri rapimenti da parte di entità extraterrestri. Il mio lavoro sulla terra consiste in questo: aiutare le persone affinché le varie energie trovino un equilibrio e possano danzare all’unisono, in totale armonia, senza conflitti, cooperando tra loro per l’evoluzione della coscienza. Nel momento in cui corpo, mente, spirito e anima funzionano all’unisono, non potrai più essere sfruttato da nessun tipo di entità ed hai molte possibilità di sperimentare il divino. La coscienza non è altro che energia allo stato puro, l’energia mentale non è altrettanto pura e quella corporea lo è ancora meno. Viviamo nel caos: tutto ciò che mangiamo, beviamo e respiriamo quotidianamente, inquina il corpo, la mente cerca sempre di dominare il volere del corpo a causa di tutte le ideologie che ci sono state inculcate per così tante generazioni da far ormai parte della mente collettiva. Quando tutte le energie vengono purificate, diventano armoniose e formano un unico coro, a quel punto sei incredibilmente felice con te stesso, vivi nella beatitudine e tutte le energie danzano all’unisono dandoti la sensazione di unità con l’intera esistenza.