"Iperattività Mentale e Conversazioni Interiori" di Ambra Guerrucci


L’iperattività mentale non è un fenomeno difficile da comprendere, soprattutto se si considera il livello di sollecitazioni a cui siamo continuamente sottoposti, specie negli ultimi decenni. Fin dall’infanzia, durante il processo educativo, dove si acquisiscono e immagazzinano informazioni, viene data estrema importanza all’attività mentale, infatti, ai bambini non si insegna come avere intuizioni, né come trasformare le emozioni che assorbono con il loro secondo Corpo; questi aspetti essenziali per la crescita della Coscienza vengono totalmente ignorati. Anche la sopravvivenza, visto che è legata al posto di lavoro, richiede un enorme focalizzazione sul Corpo Mentale Inferiore. Moltissime persone passano le loro giornate dietro una scrivania, totalmente immersi nell’attività del mentale inferioreed il risultato è che, anche quando il processo di pensiero non è richiesto, continua a funzionare. Persino dopo che la giornata lavorativa è conclusa e ci si rilassa su di una poltrona, il Corpo Mentale continua a pensare ai problemi in ufficio. Mentre siamo abbracciati al partner, ci potrebbe capitare di pensare a cosa dobbiamo preparare per cena, quale squadra giocherà nel weekend o alle bollette da pagare. In altre parole la Mente è sempre attraversata da pensieri, che calamitano la nostra Coscienza, impedendoci di gustare ciò che stiamo facendo adesso, di ricevere intuizioni ed il senso di chiarezza che si ottiene con l’espansione della Coscienza nella Mente Superiore. Ecco un piccolo esperimento per verificare il tuo processo mentale: chiudi gli occhi, respira profondamente e comincia ad osservare i tuoi pensieri. Non riflettere volontariamente, ma semplicemente osserva come, escluse piccole pause, la Mente viene costantemente attraversata dai pensieri. Adesso prova a bloccare l’attività mentale ed osserva se ci riesci e per quanto tempo; generalmente non si superano i trenta secondi. Gran parte del genere umano ha il Corpo Mentale Inferiore in uno stato di continua vibrazione, pertanto la Mente è fuori controllo e provoca negli individui una forte tensione. Ogni giorno, le egregore contenute nel nostro Corpo Mentale Inferiore, vengono energizzate ed attivate, consumando così gran parte della nostra energia. Nell’epoca attuale molte delle malattie fisiche derivano dallo stress, il prodotto di un’attività mentale eccessiva. Si cerca sollievo, da questo pensare continuo, utilizzando sostanze come alcool, tranquillanti, farmaci, e nei casi più estremi consumando sostanze stupefacenti, oppure concentrandoci guardando la televisione, ma tutto ciò può eliminare solo temporaneamente il nostro “rumore interiore”. La forma principale in cui si esprime l’attività mentale è il “parlare con noi stessi” attraverso il pensiero, come una sorta di conversazione interiore che dura per tutta la giornata e contiene descrizioni, analisi di persone o situazioni. In questi casi si tende pure ad auto-analizzarsi ed auto-giudicarsi, ricordando situazioni passate. Altre conversazioni mentali hanno come oggetto il futuro, compresi sogni, paure e prove generali delle interazioni sociali che accadranno a breve. Un aspetto da prendere in considerazione, di questo tipo di “conversazioni”, è che dipendono dal Corpo Sottile in cui abbiano espanso la nostra Coscienza in quel preciso momento. La Mente Inferiore agisce come un filtro degli impulsi provenienti dai Corpi inferiori, la Mente Superiore, invece, verbalizza gli impulsi dei Corpi Sottili superiori, in particolare del Corpo Animico. Quando viene attivato il Corpo della Personalità la conversazione si concentra su argomenti di potere personale, confronto e controllo. La conversazione mentale connessa al Corpo Emotivo ha come oggetto il bisogno di sentirsi amato, di intenerimento, della fusione con un’altra persona, e queste fantasie mettono in evidenza energie non vissute a pieno o represse. Il primo Corpo, invece, manda alla Mente impulsi inerenti la sopravvivenza, quindi riguarderanno i soldi, il lavoro, oppure fantasie sessuali che cercheranno di liberare l’energia accumulata. Osservando la nostra Mente possiamo arrivare a comprendere gli squilibri energetici in atto nei nostri Corpi Sottili, infatti, il fenomeno del “parlare con noi stessi” è un tentativo di alleviare la pressione dell’energia intrappolata o distorta. Nel corso del tempo, molti ricercatori spirituali, hanno inventato metodi di ogni genere con lo scopo di far cessare l’attività della Mente Inferiore, per permettere alla Coscienza di espandersi nel Corpo Mentale Superiore e sperimentare grande pace raggiungendo le alte vette della consapevolezza. Alcuni dei metodi inventati possono fermare temporaneamente il processo del pensiero, occupare la Mente per un po’ o forzare l’energia a spostarsi in un altro Corpo Sottile, ma poiché la pratica è discontinua l’attività mentale ricomincia. Il processo del pensiero non può essere interrotto a lungo tramite uno sforzo, ma solo con la consapevolezza può essere arrestato e, quando ciò accade, la Mente non necessita più di tutta l’energia vitale che assorbiva in precedenza, quindi ne rimane molta di più per gli altri Corpi Sottili. Ciò comporta una forte sensazione di vitalità e un immersione totale nel momento presente: invece di pensare a ciò che vorresti fare, lo fai. L’attività mentale non deve essere condannata, occorre solo diventarne più consapevoli, imparare a gestirla ed essere liberi di farla cessare quando non serve pensare. Anche il Corpo Mentale ha bisogno di silenzio per rigenerarsi, riposarsi e permettere l’afflusso della Coscienza nella Mente più elevata. Per prendere il controllo della Mente concreta non c’è altro mezzo se non l’osservazione costante dei pensieri che la attraversano, inizialmente noteremo delle brevi pause tra un pensiero e il successivo, pause che dureranno sempre di più con la pratica costante, regalandoci momenti di rilassamento totale.